LIBRO

I COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI DEL TERRORISMO ITALIANO

DAGLI ATTI GIUDIZIARI

Il libro esamina i collegamenti del terrorismo nostrano – essenzialmente quello riferibile all'area della sinistra, Brigate Rosse soprattutto – con altre organizzazioni eversive (OLP, RAF, IRA, ecc.) con le quali sono stati attivati canali di finanziamento economico, di forniture di armi e di informazioni. Tutto prendendo spunto da quanto contenuto negli atti giudiziari che sono andati formandosi nel corso di numerosi anni di indagini. Alla pagina 87 troviamo anche un accenno alla strage di Brescia. All'interno di un “gioco politico nazionale” , anche i gesti terroristici di quel 1974 potevano essere utili al fine di “esaltare la funzione di un centro moderato posto a salvaguardia del Paese tra gli opposti estremismi”. Ancor più qualora tali stragi fossero risultate utili  per far passare in secondo piano, nei confronti della pubblica opinione, scandali nei quali era implicata parte della classe politica dirigente di quegli anni. Scrive l'autore: “Nel gennaio 1974, tre pretori di Genova misero le mani sulle prove dei finanziamenti a partiti politici da parte dell'Unione Petrolifera. (…) Non potendo soffocare uno scandalo, come quello del petrolio (…) meglio forse, incoraggiare o proteggere azioni rumorose come quelle delle BR e quella, più ambigua, della bomba a Piazza della Loggia il 2 (!!!) maggio e quella dell'Italicus il 4 agosto, sempre del 1974”.

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