La biografia di Amos Spiazzi con la sua versione sui fatti giudiziari e sulle inchieste della magistratura che lo hanno visto – suo malgrado – protagonista (l’organizzazione “Rosa dei Venti” ed il Golpe Borghese). Dall’alto del sua “esperienza”, egli svolge anche una considerazione riferita alla strage del 28 maggio 1974. La troviamo alla pagina 302, laddove scrive: “Le stragi che insanguinarono l’Italia, da piazza Fontana a Bologna, da Piazza della Loggia all’Italicus, a rigor di logica hanno una matrice e un’ispirazione “atlantica”: esse con una manciata di morti, conseguirono due grandi risultati: permisero al regime della prima repubblica, screditato e traballante di riprendere forza con leggi eccezionali e con uno Stato di polizia che riuscì alla fine a sconfiggere il terrorismo rosso e fornirono l’alibi per bollare la destra radicale di uno stragismo bestiale ed inconsulto, così lontano dalla sua mentalità e dalla sua tradizione da apparire sin troppo falso e pretestuoso”.
Categoria: BORGHESE JUNIO VALERIO (GOLPE)